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Felicia Paragliola

Felicia Paragliola

Guida turistica
Categories: Guide

Sono Guida Turistica della Regione Campania e appassionata di Arte, Storia, Cultura, Letteratura e Teatro.

Sono appassionata di Arte, Storia, Cultura, Letteratura e Teatro.

Sono in possesso della Laurea Magistrale in Organizzazione e Gestione dei Beni Culturali e Ambientali, e della Laurea triennale in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali conseguite, a pieni voti, presso l’Università degli Studi di Napoli

“Federico II”.

Il mio impegno quotidiano è divulgare, comunicare e far conoscere – con amore, passione e professionalità – gli incommensurabili tesori artistici, archeologici, monumentali e architettonici della città di Napoli e di tutto il territorio Regionale.

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Si parte dal Duomo di Napoli dove sono conservate le relique e le MPOLLE CHE CUSTODISCONO IL SANGUE DI San Gnnaro, patrono della citta di Napoli, si arriva poi al decumano maggioe (Via dei Tribunali) per poi vedre il luogo dove un tempo nasceva il tempio dei Dioscuri e l’antica Agorà greca, poi Foro romano si prosegue con la chiesa di San Lorenzo Maggiore, per poi passare alla chiesa di  San Gregorio Armeno, la strada più famosa del mondo e uno dei complessi religiosi più significativi della città, dove si venera il culto di Santa Patrizia.

E poi la chiesa del Gesù Nuovo con il decumano inferiore (SpaccaNapoli), la Basilica di Santa Chiara, la Basilica di San domenico Maggiore e il Cristo Velato a Cappella Sansevero.
Nello straordinario Museo, dalla chiesa, unico e assoluto trionfo barocco, dove celebri firme si sfidarono a colpi di pennello e di spada, alla raccolta presepiale, grande progetto artigianale e d’arte di Maria Amalia di Sassonia, passione della corte napoletana, oggi simbolo di Napoli nel mondo. Per arrivare, tra mille meraviglie, alla stanza della storia di Napoli.
Dalla terrazza straordinaria di Castel dell’Ovo, raccontando la storia, le leggende e i miti che hanno reso la città di Napoli unica al mondo.

Un passo dopo l’altro a respirare aria meravigliosa fino al Maschio Angioino, castello tra i più belli d’Europa, ricco di opere d’arte.

L’Arco di Trionfo che consegnò Alfonso il Magnanimo alla memoria di Napoli, la Sala dei Baroni, che decretò la crudeltà di suo figlio Ferrante tra i più valorosi guerrieri di Napoli, la Sala dell’Armeria, la Cappella Palatina, la Sala Carlo V, il Museo Civico.

Per poi visitare il Teatro di San Carlo, Piazza del Plebiscito il Caffè Gambrinus, la Galleria Umberto I.
In uno spazio così ridotto, la storia di Napoli si snoda con la continuità emozionante dei suoi luoghi. Dal barocco del Gesù Nuovo, “trionfante macchina del potere” gesuita, a Santa Chiara, spogliata dal bombardamento e restituita nella sua potenza gotica e angioina, con le uniche tracce giottesche a Napoli.

Passando per monumentale piazza di San Domenico Maggiore, fino al tempio barocco: Cappella Sansevero.
Da Materdei al cimitero delle Fontanelle!

La sirena Parthenope, realizzata da Fran Basoletti, un murales dedicato a Parthenope, presenza psicopompa che ha custodito il passaggio agli Inferi alto 15 metri.

Siamo pronti ad oltrepassare il limite dell'indefinito?

Il nostro percorso terminerà al Cimitero dell Fontanelle, un enorme caverna scavata nel tufo dove per secoli sono stati conservati i resti di migliaia di persone morte a causa di epidemie, terremoti, fame, povertà. Un luogo unico al mondo in cui è nato il culto delle capuzzelle, “medium” fra il mondo dei vivi e l’aldilà.
Il percorso sull’Arte e nell’arte contemporanea… Il passaggio dall’arte figurativa a quella concettuale.

Dalla Stazione di Toledo, che nel 2014 è stata eletta a stazione più bella d’Europa, alla stazione di Materdei. Lungo il tragitto incontreremo artisti che magistralmente hanno reso le stazioni metropolitane templi di cultura: da Janjis Kounellis, esponente di punta del movimento “l’arte povera”, al paladino della “transavanguardia”: Nicola de Maria.

Il percorso si conclude a Martedei, quartiere riqualificato e valorizzato con spazi verdi, opere d’arte, e soprattutto abbellito con un favoloso lavoro del giovane artista argentino Fran Basoletti, che ha realizzato un murales dedicato alla Sirena Parthenope, alto 15 metri, per portare la bellezza nelle strade.
Una passeggiata eccezionale e affascinante nel quartiere Mergellina: dal canto ammaliante della sirena Parthenope ai canti poetici di Virgilio e Giacomo Leopardi. Con tappe nel parco Vergiliano (dove sono custodite le tombe di Leopardi e di Virgilio), nella Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, da sempre luogo-simbolo delle più antiche feste di Napoli, e nella chiesa di Santa Maria del Parto dove si può ammirare il famoso Diavolo di Mergellina e la maestosa tomba rinascimentale del famoso poeta dell’arcadia: Jacopo Sannazaro.
Capodimonte ebbe fin dalla sua nascita la funzione di Reggia-Museo. Carlo di Borbone ne volle la costruzione per ospitare la sua corte e la raccolta di opere d’arte ereditata dalla madre Elisabetta Farnese.

Il Museo comprende: la collezione Farnese, la collezione Borgia, gli appartamenti Reali, la sezione delle ceramiche di Capodimonte, gli arazzi della Battaglia di Pavia e la Galleria delle Arti a Napoli.
Il grande sogno di Carlo III e Maria Amalia, lo straordinario progetto di Vanvitelli, l’ultimo trionfo barocco.

Un incantevole percorso nella Reggia Museo. Il Palazzo Reale proclamato Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Il luogo dove Lucio Amelio volle che fosse esposta la sua mostra Terrae Motus, col desiderio di sconfiggere con l’arte il terrore del sisma del 23 Novembre del 1980.
La grandiosa residenza seicentesca progettata da Domenico Fontana su richiesta del viceré spagnolo Fernando Ruiz de Castro. Attraverso il maestoso, monumentale e luminoso Scalone d’Onore, si accede al Museo dell’Appartamento Reale.

Ambienti eleganti e suggestivi con affreschi e opere del barocco napoletano, mobili creati dai maggiori ebanisti e doratori napoletani, sontuose porcellane e preziosi arazzi. Il tour prosegue con l’elegante Teatro di Corte, la Cappella Palatina, lo studio del Re.
Attraverso un fastoso portale progettato da Cosimo Fanzago, si accede in ambienti eleganti e neoclassici.

Di particolare interesse è il suggestivo salone centrale, ricoperto da un lucernario a vetri colorati e decorati, dove sono conservati opere di interessante valore storico, artistico e culturale, come il magnifico Martirio di Sant’Orsola, opera ultima del grande maestro Caravaggio, tele del barocco napoletano, dei vedutisti delle scuole di Posillipo e di Resina, fino alle “emozionanti” sculture del geniale Vincenzo Gemito
Residenza estiva della duchessa di Floridia, Lucia Migliaccio, moglie morganatica di Ferdinando IV. Una meravigliosa villa di gusto neoclassico con un incantevole giardino all’inglese e una splendida vista sul Golfo di Napoli con l’isola di Capri sullo sfondo.

La villa ospita il Museo Nazionale “Duca di Martina”, che comprende circa 7.000 pezzi di manifattura orientale e occidentale: arredi, coralli, smalti limosini, tabacchiere, nonché pregevoli porcellane provenienti dalle fabbriche europee ma anche giapponesi e cinesi.
Un viaggio all’indietro nel tempo. Alla ricerca di vicende, aneddoti e personaggi che hanno fatto grande la storia di Napoli e della Campania.

Numerose le scoperte e le innovazioni scientifiche per proteggere l’immenso patrimonio emerso, unico al mondo. La scoperta dello straordinario patrimonio che si nascondeva sotto metri e metri di terra vulcanica dà inizio a una della più grandi e affascinanti rivoluzioni culturali della Storia.

Con i Borbone nasce l’archeologia moderna, nasce il primo museo contemporaneo concepito in chiave scientifica, per indagare ma anche per ammirare
Nessuna catastrofe naturale ha suggestionato l’immaginario popolare come l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. E nessuna città antica come Pompei ha affascinato, ispirato ed emozionato tanti artisti, sovrani, letterati e scienziati.

Il cataclisma seppellì Pompei nel giro di poche ore. Gran parte degli abitanti morirono asfissiati dai gas e dalle nubi ardenti, e i loro corpi furono coperti da vari strati di cenere e lapilli.

Nel tempo i cadaveri si decomposero, lasciando un vuoto all’interno del materiale vulcanico solidificato…

Sarà emozionante percorrere le antiche strade di Pompei, fermarsi davanti ai calchi delle vittime dell’eruzione, osservare affreschi che parlano di una comunità piena di vita che terminò la sua esistenza in un solo, drammatico giorno.
Un’affascinante visita guidata alla meravigliosa Villa di Poppea, grandiosa per dimensioni e qualità degli affreschi. Venne costruita intorno alla metà del I secolo a.C. e poi ampliata in età claudia.

La struttura è stata attribuita alla seconda moglie dell’imperatore Nerone, Poppea Sabina, per la presenza di un’iscrizione dipinta su di un’anfora, indirizzata a Secundus, liberto di Poppea; in ogni caso, essa doveva appartenere al ricchissimo patrimonio della famiglia imperiale, che insieme a molti esponenti del patriziato romano prediligeva la costa campana.
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