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Manuela Vetrano

Manuela Vetrano

Guida turistica
Categories: Guide

Mi chiamo Manuela Vetrano, sono laureata in Scienze dei Beni Culturali e dal 2007 lavoro a Torino come guida turistica, operatrice museale e redattrice.

Nel 2012 ho deciso di unire al lavoro la mia grande passione per i cimiteri, custodi di importanti memorie storico-artistiche, e per le tombe illustri. Sono stata la prima guida professionista a effettuare visite guidate all’interno del Cimitero Monumentale di Torino e nel 2017 ho pubblicato il libro “Torino silenziosa. Il Monumentale si racconta”.

Il mio progetto lavorativo si chiama “La Civetta di Torino” ed è finalizzato alla scoperta del capoluogo piemontese attraverso visite guidate insolite, che rientrano nel filone del “dark tourism”. Ma non temete! Accanto ai percorsi “funerari”, nel mio repertorio ci sono anche le classiche visite per conoscere la storia e i personaggi di Torino, i suoi tanti musei e le stupende residenze sabaude.

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Ognuno di noi ha un “luogo del cuore”. Il mio è Superga (oltre al Cimitero Monumentale, ovviamente!). Sarà perché ho vissuto quasi tutta la mia vita ai piedi del colle. Sarà perché la Basilica, lassù in cima, è una presenza benefica e rassicurante. Fatto sta che sono sempre felice quando si tratta di andare a Superga!

Ogni torinese che si rispetti consiglierebbe la Basilica di Superga come tappa necessaria a coloro che visitano Torino. Eppure molti, quando salgono in cima al colle, non sanno che, oltre alla basilica progettata dall’architetto Filippo Juvarra e alla lapide che ricorda la tragedia del Grande Toro, si può accedere anc

Capolavoro barocco, la cripta è un trionfo di marmi colorati, dorature e teschietti alati, ma soprattutto è uno dei luoghi ufficiali di sepoltura dei Savoia. I membri di questa famiglia ancora oggi possono essere sepolti qui.

Oltre 60 tombe di re, regine e principi ti attendono!

Vieni con me a scoprire perché fu costruita la Basilica di Superga e cosa si cela al suo interno e nei suoi sotterranei. E non ci dimenticheremo di andare a vedere l’epigrafe commemorativa del Grande Toro e di visitare la curiosa Sala dei Papi!

Il biglietto d’ingresso alla Cripta Reale è a parte.
Visitare un cimitero? E perché mai? Sono in molti a porsi queste domande. Quando dico che amo passeggiare per i viali del cimitero soffermandomi a leggere un’antica epigrafe o ad osservare una fotografia in bianco e nero, una delle reazioni più frequenti tra i miei interlocutori è lo strabuzzamento degli occhi e mi sembra di leggere nella loro mente, mentre pensano “ma non ha di meglio da fare?”.

Spesso il cimitero è sentito come un luogo negativo, che si tende ad allontanare perché mette in contatto con il pensiero della morte e con il sentimento del dolore. Eppure il cimitero è un luogo estremamente comunicativo, attraverso il quale si possono scoprire tante cose. Scrigno di tesori storico-artistici, custodisce memorie collettive ed individuali di grande importanza, che è necessario tramandare alle generazioni future.

L’itinerario di visita che ho ideato ti farà conoscere la storia del Cimitero Monumentale di Torino, entrato in attività nel 1829. Attraverso la visita dei settori storici, scoprirai le curiosità, dal sarcofago egizio alla “tomba dij rat”, e le tombe dei personaggi più famosi, da Silvio Pellico a Fred Buscaglione.

Un percorso dedicato a chi non conosce ancora le meraviglie del cimitero più importante di Torino, un vero e proprio “museo a cielo aperto”.
Nel 1630 il Nord Italia fu messo in ginocchio da una violenta ondata di peste, la stessa descritta in modo eccellente da Alessandro Manzoni nel celebre romanzo “I Promessi Sposi”. Il racconto manzoniano, croce e delizia di generazioni di studenti, è ambientato in buona parte a Milano, perciò la peste del 1630 viene collegata soprattutto a questa città.
Ma il morbo infettò anche Torino e fu devastante!

Torino si trasformò in una città-lazzaretto popolata soltanto da ammalati infetti e cadaveri insepolti. Pochi furono i coraggiosi che rimasero a fronteggiare l’emergenza. Tra questi, il sindaco Bellezia e il medico Fiochetto, l’autore del “Trattato della peste, et pestifero contagio di Torino”.

Cosa aspetti a venire con me alla scoperta delle testimonianze della nefasta calamità che ancora oggi si trovano nascoste nel centro storico, tra vecchie chiese e antiche spezierie?
Dopo più di 20 anni la Cappella della Sindone torna ad essere parte delle nostre vite. Io mi sono davvero emozionata entrandoci dopo così tanto tempo. I miei occhi sono stati catturati subito dalla vorticosa cupola guariniana e dal candore del marmo dei sepolcri sabaudi.

La cappella funeraria per eccellenza, per secoli custode della Sindone, non poteva sfuggire all’incursione della Civetta di Torino!

Cosa ne dici di scoprire insieme a me le luci e le ombre di questo luogo solenne e traboccante di Storia e Arte? Le luci sono quelle del genio dell’architetto modenese Guarino Guarini, che ci ha lasciato un’opera barocca impareggiabile e carica di simboli. Le ombre sono quelle dei Savoia, che riposano qui nei loro splendidi mausolei.

NOTA BENE: Il tempo di permanenza per i gruppi all’interno della cappella è di circa 30 minuti. Tuttavia, qualora ci fosse poca affluenza di pubblico, si potrà prolungare la sosta. Il biglietto d’ingresso ai Musei Reali ti consentirà di visitare autonomamente, qualora tu lo voglia, anche tutti i Musei Reali (Palazzo Reale, Galleria Sabauda e Museo Archeologico).

Il biglietto di ingresso non è incluso nel prezzo
Villa della Regina è una deliziosa residenza sabauda incastonata nella collina torinese, dalla quale si gode uno splendido panorama sulla città. Costruita a inizio Seicento per volontà di un uomo, il cardinale Maurizio di Savoia, è nota per essere stata il palazzo favorito di principesse e regine: Ludovica, Anna, Polissena… ma non solo!

Dal 1868 infatti, la villa si trasforma nel gineceo delle allieve dell’Istituto delle Figlie dei Militari.

Chi erano? Come si svolgeva la loro giornata?

La visita ti porterà alla scoperta di questo spaccato di vita della residenza, tra Ottocento e Novecento, senza dimenticare le regine che la abitarono in epoca barocca facendola decorare dai più grandi artisti di corte.

Il costo del biglietto d’ingresso a Villa della Regina è a parte.

L’ingresso è gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei.
Costruita nell’Ottocento in riva al Po, la chiesa della Gran Madre è uno degli edifici più famosi di Torino, al centro di leggende bizzarre che la vogliono costruita sopra un tempio isiaco nonché la custode del famigerato Sacro Graal.

La Gran Madre è ormai il soggetto prediletto delle fotografie dei turisti che non esitano a mettere in pericolo la propria vita posizionandosi in mezzo a via Po per poterla riprendere in tutta la sua bellezza ai piedi della collina.

Sapevi che dal 1932 i sotterranei della chiesa accolgono le spoglie di oltre 3000 soldati caduti durante la prima guerra mondiale?

Sei curiosa/o? Allora vieni a seguire questa visita. Ti racconterò cosa avresti potuto trovare in quella zona prima dell’edificazione della Gran Madre, ti illustrerò la storia della chiesa ed entreremo al suo interno per poi scendere giù a visitare la cripta e a ricordare i caduti della Grande Guerra.
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